Piranesi. It is what he calls me. Which is strange because as far as I remember it is not my name.
Piranesi – Susanna Clarke
Piranesi è un romanzo fantasy di Susanna Clarke. Viene pubblicato per la prima volta da Bloomsbury Publishing nel 2020. In Italia esce l’anno successivo per Fazi Editore (link al sito) con la traduzione di Donatella Rizzati.
Piranesi: la trama
La Casa è tutto ciò che conta per Piranesi: è il suo passato, il suo presente e il suo domani. La conosce nei più piccoli dettagli, ne ha studiato le stanze, le statue e le vie per raggiungere tutti i punti di questo intricato labirinto.
Nulla gli sfugge… tranne se stesso. Sì infatti Piranesi non ha molti ricordi del suo passato, tutto ciò che sa è che in quella casa esistono due esseri umani: lui e l’Altro, tutti gli altri vecchi abitanti della Casa sono ormai defunti.
I suoi incontri con l’Altro sono l’unico contatto umano che ha. Piranesi svolge ricerche all’interno della casa, in cambio l’Altro gli fornisce oggetti assenti in quel mondo. Tutto sembra essere in equilibrio quando, ad un certo punto, iniziano a comparire dei messaggi da una mano sconosciuta.
Chi è entrato nella Casa? Cosa vuole da Piranesi? E soprattutto, quali misteri riporterà in superficie?
Recensione di Piranesi di Susanna Clarke
Cercando #piranesi su Instagram escono più di 40.000 post e la maggior parte di questi inserisce il libro tra le più belle letture dell’anno o quelle da non perdere. Se stavi dunque cercando una voce fuori dal coro di lusinghe, sono felice di comunicarti che sei nel posto giusto.
Da dove iniziare? Partiamo da una panoramica generale. Piranesi è di fatto un diario di bordo fantasy narrato in prima persona dal protagonista. Piranesi. In quanto esploratore della Casa, annota tutto ciò che incontra di vivo (sì ci sono animali) o inanimato e cerca di mappare l’intero complesso. Per questo motivo il primo 20% del libro circa è fatto da descrizioni assolutamente inutili e fastidiosamente dettagliate ddel complesso fantastico:
The Windows of the House look out upon Great Courtyards; barren, empty places paved with stone. The Courtyards are generally four-sided, although now and then you will come upon one with six sides, or eight, or even – these are rather strange and gloomy – only three.
Piranesi – Capitolo 1
C’è un’intera giornata dedicata alle statue che lui ama di più, una al sistema di nomenclatura e datazione dei diari che compila, una dedicata agli scheletri che ritrova. A volte ti racconta di quando una mattina si è svegliato per andare a raccogliere delle alghe.
Tutto inutile, incredibilmente lento e che, almeno per me, ha rappresentato un tentativo estremamente fallimentare e decisamente noioso di fare world building violando una delle prime regole della scrittura narrativa: show, don’t tell.
Nonostante io abbia più volte pensato “la vita è troppo breve per leggere libri brutti”, ho deciso di proseguire nella lettura nella speranza che qualcosa cambiasse. E, purtroppo, qualcosa è cambiato.
Si è passati da un fantasy a metà a un giallo/thriller di scarsa qualità (rima non voluta N.d.R.). A differenza di serie tv come il Tenente Colombo che ti spiaccica il colpevole in faccia e poi tu segui il detective nel suo processo deduttivo, Piranesi vuole nascondere il vero cattivo della faccenda ma fallisce miseramente cadendo in un finale ovvio. Veramente ovvio.
Io non indovino mai chi è l’assassino, qui avevo colpevole e chiusura al 40% circa della lettura.
Da metà libro in poi il ritmo migliora, c’è più azione e più movimento, ma non si può recuperare una lettura che sin dalla pagina prima risultava completamente vuota.
Riassumendo
Una lettura noiosa, ovvia e scontata, con un ritmo sconquassato (prima lentissimo poi velocissimo poi ancora lento), che ti lascia con un finale che sembra incompiuto anche se vuole essere conclusivo. Un libro che non comprendo come abbia fatto a generare così tanto hype sul web e, più nello specifico, sul booktokç: è davvero una perla da ributtare in fondo al mare perché venga seppellita. Possibilmente per sempre.
Voto: 1/5 (che probabilmente ho dato solo a Gli uomini vengono da Marte di John Gray e meno non lo do mai)
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Cosa dice chi ha apprezzato il libro? Recensioni positive di Piranesi
Molti apprezzano i collegamenti all’arte e alla storia, cosa che secondo loro ha consentito all’autrice di ricreare un’atmosfera eterea e senza tempo.
Altri lo reputano un collegamento spirituale ad altri capisaldi del genere fantasy, in particolare le Cronache di Narnia a cui l’autrice strizza spesso l’occhio.
Piranesi has the feeling of an auxiliary work in a much larger fantasy epic, a prequel or origin story written to fill a gap in the mythos—very like The Magician’s Nephew—except the larger epic does not exist (at least not yet?). The world Clarke has conjured is so expansive that it seems impossible that this short book is all there is. And yet, paradoxically, it is perfectly self-contained.
Marchpane su GoodReads
Altri ancora hanno letto in questo romanzo un’indagine alla ricerca dell’Io, del senso della vita. Una rilettura in chiave fantasy della lotta umana nel quotidiano.
L’autrice: Susanna Clarke
Susanna Clarke è un’autrice inglese classe 1959. Nata a Nottingham, inizia la sua carriera nell’ambito dell’insegnamento delle lingue finendo anche a Torino come professoressa d’inglese.
Avvia l’attività di scrittura nel 1993 con il suo primo romanzo Jonathan Strange & il signor Norrell (Jonathan Strange & Mr Norrell). Dopo una lunga incubazione (ci impiega 9 anni per portare a termine il romanzo), conquista tantissimi premi prestigiosi tra cui Time’s Best Novel of the Year e il Premio Hugo.
Al momento, l’ultimo romanzo pubblicato è proprio Piranesi (2020). All’interno della sua bibliografia non troviamo altri scritti se non una raccolta di racconti (Le dame di Grace Adieu e altre storie di magia) e un racconto sull’universo Sandman scritto per Neil Gaiman dal titolo “La casa dell’orologio fermo” (“Stopp’t-Clock Yard”).