Nel buio della mente: un horror o un orrore?

nel buio della mente - Recensione Paul Tremblay

Non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla pagina. Era terrificante e mi avrebbe fatto venire gli incubi, ma c’era pure un che di meraviglioso in quell’orrore
Nel buio della mente – Paul Tremblay

Nel buio della mente (titolo originale: A Head Full of Ghosts) è un romanzo horror psicologico di Paul Tremblay del 2015. In italiano lo leggiamo nella traduzione di Casa Editrice Nord a cura di Anna Ricci.

Trama di Nel buio della mente

I Barrett sono una famiglia come tante altre. Vivono tranquilli le loro giornate fino a quando la figlia maggiore e quattordicenne Marjorie inizia a mostrare segni di un comportamento sempre più disturbante. I genitori sono confusi e spaventati: la madre ritiene che Marjorie abbia bisogno di cure psichiatriche, mentre il padre, sempre più influenzato dalla religione, è convinto che sua figlia sia posseduta da un demone.

Di fronte al peggioramento della situazione e alla grave crisi economica, la famiglia accetta di partecipare a un reality show intitolato La Possessione, che documenta il presunto esorcismo di Marjorie. Questo decisione trasforma la casa dei Barrett in un set televisivo, aggravando le tensioni familiari e alimentando i dubbi su ciò che sta realmente accadendo.

Quindici anni dopo il termine della serie, la giornalista Rachel Neville decide di fare luce sulla vicenda ripercorrendo con Merry Barrett (la figlia minore) tutti gli attimi di terrore e tensione di quei giorni. Ma rivangare nel passato, si sa, non sempre è una scelta saggia…

Nel buio della mente: recensione

La storia viene narrata attraverso la prospettiva di Merry, la sorella minore di Marjorie, che ripercorre gli eventi avvenuti quindici anni prima. Le sue memorie si intrecciano con il presente, in cui Merry viene intervistata da una scrittrice interessata al caso, e con un blog dedicato alle recensioni di serie e film horror (tra cui La Possessione, ovviamente).

Il libro si compone di tre parti che scandiscono le tre tappe principali della storia. In ogni parte si alternano le tre tipologie di narrazione proposte (intervista, blog, narrazione) in modo non uniforme: l’autore infatti lascia molto più spazio alla narrativa in prima persona e in presa diretta se così si può definire.

Personalmente ho odiato la parte del blog, veramente inutile. Gli articoli descrivono la serie tv come in una recensione reale parlando di inquadrature, effetti speciali, scenografia. Ma il lettore non vede nulla di tutto questo perché la serie non esiste, quindi che senso ha parlarne in questi termini? Perché me lo stai dicendo Paul: PERCHÉ?

A parte questo, il libro è lento e ripetitivo. L’autore non sa bene che strada prendere – se insistere sull’horror, trasformarlo in un thriller o in un romanzo psicologico – così decide che l’opzione migliore è non scegliere! Nel buio della mente si presenta così come un ibrido tra i tre generi senza mai arrivare a un risultato soddisfacente: l’horror è scadente, praticamente una copia dell’Esorcista; il romanzo thriller è fallimentare perché viene buttato in caciara; l’anima psicologica si perde nel nulla limitandosi a qualche occhiolino qua e là.

Insomma, un disastro.

Non fa paura, non crea tensione, a tratti non si capisce quello che sta succedendo e i due plot twist che dovrebbero risollevare la situazione non bastano. Ci vorrebbe un camion di plot twist per risollevare un romanzo del genere.

Veramente tirata per le orecchie anche tutta la critica al fanatismo religioso con qualche accenno che però non è sufficiente per creare anche solo un minimo sospetto attorno al clero per quello che sta accadendo in casa Barrett.

A proposito di casa Barrett, non escludo che il nome possa essere un omaggio a Syd Barrett: primo leader dei Pink Floyd noto per la sua musica dall’eco psichedelica e onirica.

A parte tutto, sono veramente delusa. Non posso dare più di 1.

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L’autore: Paul Gaetan Tremblay

Paul Tremblay - Immagine dell'autore

Paul Gaetan Tremblay nasce il 30 giugno 1971 ad Aurora (Colorado, USA).

Inizialmente intraprende una formazione scientifica, conseguendo una laurea in matematica. La sua carriera come scrittore, in realtà, prende il largo più tardi: inizialmente come editor, successivamente come scrittore.

Il primo racconto pubblicato risale al 2001: The King Bee.

Da allora riceve numerosi riconoscimenti letterari per i generi horror e fantascienza tra cui il premio Bram Stoker.

L’ultimo romanzo pubblicato è La casa alla fine del mondo (The Cabin at the End of the World), del 2018 (tradotto in italiano solo nel 2022).

Sito ufficiale: https://www.paultremblay.net/

Pubblicato da Giulia Castagna

Giulia, content manager e writer, lettrice dall'età dei primi dada e baba.