Mi chiamo Leonardo, ho ventotto anni e abito in provincia di Varese.
Non sono stato pensato per essere un oggetto sessuale, per cui non immaginatemi bello, charmant e provvisto di muscoli pronti a guizzare fuori dalle braccia o dal petto. Evitate anche di immaginarmi in costume da bagno. Lo dico per voi.
Dente per dente
Dente per dente è un romanzo di Francesco Muzzopappa pubblicato da Fazi Editore nel 2018.
Indice
- Dente per dente: la trama
- Una vendetta decisamente biblica: la recensione
- L’autore: Francesco Muzzopappa
- Cólto in Castagna: la mia copertina
Dente per dente: la trama
Siamo a Varese, in particolare al Mu.Co.: il Museo d’Arte Contemporanea della cittadina lombarda. In questo luogo alquanto strano vengono esposte tutte opere dei grandi pittori della storia (da Warhol a Duchamp)… peccato che siano quelle peggio riuscite della loro vita.
Al Mu.Co. lavora come guardiano Leonardo, baldo 28enne fidanzato con la cattolicissima Andrea. Nel momento in cui sta per chiederle di sposarlo, però, la trova a letto con il vicino di casa fotomodello. E quale miglior vendetta contro una cristiana che prendere i Dieci Comandamenti e violarli tutti dal primo all’ultimo?
Una vendetta decisamente biblica: la recensione
La scatola narrativa di Dente per dente sono i Dieci Comandamenti che, per dovere di cronaca, riporto qui sotto nel loro ordine:
- Non avrai altro Dio fuori di me.
- Non nominare il nome di Dio invano.
- Ricordati di santificare le feste.
- Onora il padre e la madre.
- Non uccidere.
- Non commettere atti impuri.
- Non rubare.
- Non dire falsa testimonianza.
- Non desiderare la donna d’altri.
- Non desiderare la roba d’altri.
Ad ogni comandamento viene dedicato un capitolo: qui il protagonista cercherà il miglior modo per violarlo e metterà in pratica il suo piano malvagio legge dopo legge.
Questa scelta narrativa è sicuramente interessante ma viene spontaneo chiedersi alla luce degli atti che Leonardo mette in scena se sia una vendetta contro la fidanzata o contro i cristiani in generale. Fondere una statua della Madonna nel forno è un gesto dissacrante, tuttavia alla ex potrebbe interessare relativamente; al contrario, scrivere delle bestemmie sotto il suo ufficio è un atto decisamente indirizzato verso di lei.
Insomma, c’è un po’ di confusione: non è ben chiaro se questa sia una vendetta ad personam o contro un’intera comunità religiosa.
Sempre stando sull’argomento “modalità scelte per erogare la vendetta”, da Leonardo ci si aspetta un’escalation di follia (o una climax ascendente, per i classicisti). Cioè parti con qualcosa di piccolo e poi la tua foga cresce, aumenta sempre di più, alimenta sé stessa come costante benzina su fuoco.
E invece assistiamo ad atti innocui seguiti da reati penali seguiti da bravate di poco conto… insomma, la situazione è un po’ confusa: o sei pazzo o non lo sei.
Il fatto che questo piano non sia proprio ottimamente progettato, lo possiamo giustificare con la mediocrità del protagonista principale: Leonardo. Presentato sin dalle prime pagine come un tipo escluso e bullizzato, lo vediamo nella sua vita seduta senza arte (ma solo in senso figurato) né parte. Leonardo non vive la sua vita, la subisce. Il piano di vendetta è probabilmente il suo unico vero atto.
Accanto a Leonardo, troviamo un altro personaggio, un collega/amico con cui condivide le giornate al museo. L’accoppiata voleva probabilmente essere un simulacro di amore/odio in stile “il mio miglior nemico”. Di fatto questo personaggio risulta assolutamente superfluo ai fini della trama e la sua figura è più un riempitivo che altro.
Il punto debole di questo romanzo è che vengono creati tanti binari morti che ai fini della trama o dell’ambientazione servono poco o nulla. Immagini magari simpatiche ma che rimangono sospese nel vuoto.
Una volta elencati gli elementi non proprio positivi, passiamo invece a tutti i punti positivi di questo romanzo. In particolare, mi sento di spezzare una lancia a favore di Muzzopappa: questo libro fa ridere. Tanto. A volte si arriva persino alle lacrime.
La storia si legge in fretta, il modo di scrivere è leggero, tagliente, irriverente, che rasenta il black humor. Un romanzo per persone che non si indignano per qualsiasi cosa non vada loro a genio, insomma.
La vera chicca in questo romanzo sono le opere d’arte che intervallano i capitoli: tutte inventate e create da Muzzopappa, tutti falsi d’autore che fanno sbellicare. A questo si aggiungono anche le descrizioni delle opere fatte dall’audioguida che sono in sé delle opere d’arte da quanto sono belle.
Muzzopappa sa come far divertire il lettore e regalare pagine leggere. Dente per dente è il libro della vita? Probabilmente no. In compenso è una buona lettura per chi vuole spegnere il cervello, passare qualche ora in totale libertà e allegria con i crampi alle mascelle per il tanto ridere che si fa.
Una curiosità su “dente per dente”
Per la serie “forse non tutti sanno che…”, volevo fare un breve accenno al titolo Dente per dente. Come molti sanno, questa espressione proviene dal codice di Hammurabi in cui si comandava una pena uguale al reato commesso.
Uccidi il figlio di qualcuno? Ti sarà ucciso il tuo. Rubi qualcosa? Ti sarà tolto altrettanto. E così via.
Il concetto di dente per dente compare anche all’interno della Bibbia, in particolare nel libro del Levitico (Antico Testamento).
È diventata proverbiale tanto che tutti conoscono la frase “occhio per occhio, dente per dente”. Ma una nuova versione si è introdotta nel Novecento grazie alla figura di Mahatma Gandhi che, seguendo la via della non-violenza e del perdono, affermò “occhio per occhio e il mondo diventa cieco”.
L’autore: Francesco Muzzopappa
Francesco Muzzopappa nasce a Bari nel 1976. È uno dei cavalli vincenti di casa Fazi Editore con cui ha pubblicato praticamente tutti i suoi romanzi fin dal suo esordio come autore.
In realtà la scrittura ce l’ha proprio nel sangue: infatti è un copywriter oltre che creatore di romanzi. Oltre ai libri, è celebre per aver scritto le Fiabe brevi che finiscono malissimo in collaborazione con Simone Albrigi (in arte Sio, la mente dietro Scottecs).
Noto per il suo humor tra il black e il nonsense, si è lanciato nella scena letteraria con il romanzo Una posizione scomoda (2013) che ho adorato molto.
Il suo ultimo lavoro è Il primo libro disastroso di Matt edito da DeAgostini, un libro per ragazzi.
Cólto in Castagna: la mia copertina
Per la mia copertina ho scelto di rappresentare le Tavole dei Dieci Comandamenti donate da Dio a Mosè sul Monte Sinai secondo la tradizione ebraico-cristiana.
Il rogo si è trasformato in fasci di luce alla 20th Century Fox e le tavole si stanno sbriciolando a causa di Leonardo e del suo piano di vendetta in via di esecuzione contro la sua cristianissima fidanzata e l’intero mondo cattolico.
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