È impossibile elevarsi al di sopra dell’ambiente in cui si vive; non molto a lungo almeno. Basta stare in un lurido buco e guardarsi allo specchio per vedere qualcosa di altrettanto lurido e cominciare a comportarsi di conseguenza.
Follia – Patrick McGrath
Follia (titolo originale Asylum) è un romanzo di Patrick McGrath uscito per la prima volta nel 1996.
In Italia lo leggiamo nedll’edizione Adelphi (1998) con la traduzione di Matteo Codignola.
- Titolo: Follia
- Autore: Patrick McGrath
- Anno di pubblicazione: 1996
- Casa editrice: Adelphi
- Pagine: 294
Follia: la trama
Inghilterra, 1959. Siamo in un manicomio dove il dottor Peter Cleave inizia a parlare di un caso che gli sta particolarmente a cuore.
La storia è quella di Stella – moglie del vicedirettore dell’ospedale psichiatrico – e dello sviluppo di una relazione sessuale-amorosa ma soprattutto morbosa con un paziente dell’ospedale in semilibertà: Edgar Stark.
Stark non è un paziente qualsiasi: si trova ricoverato sotto le cure del dottor Cleave per via di un uxoricidio particolarmente cruento e macabro.
La recensione di Follia di Patrick McGrath
La storia è narrata in prima persona dal dottor Peter Cleave quasi come se fosse un dossier clinico. In parte i fatti sono vissuti direttamente dallo psichiatra, in parte gli vengono raccontati da Stella: la vera protagonista attorno alla quale ruota il romanzo.
I personaggi principali sono pochi ma ben delineati aprendo al lettore un triangolo relazionale ben definito e vivo tra Stella, il marito Max (anche lui psichiatra) e il paziente Edgar. Dei tre, McGrath dettaglia il carattere ma soprattutto il pensiero e il subconscio con pennellate precise e profonde che sembrano scavare nella stessa mente del lettore.
Spesso mi sono sentita quasi io psicanalizzata e messa sotto l’occhio dell’osservatore clinico.
L’uso del narratore interno viene sfruttato per dare maggior profondità alla storia tanto che il lettore talvolta arriva a dubitare se quanto sta leggendo sia vero oppure frutto di un qualche bias del dott. Cleave. I confini tra follia e lucidità si sbiadiscono a mano a mano che si prosegue con la lettura: quando pensi di sapere tutto, ecco che arriva un elemento, una frase, che mette in dubbio l’intera ricostruzione dei fatti.
Per certi versi, questo romanzo mi ricorda Casa di foglie, una diabolica spirale buia in cui la protagonista lentamente ma progressivamente crolla in un mondo di paure e paranoie fino alla distruzione dell’Io.
Follia è un libro immersivo e allo stesso tempo distaccato: le pagine scorrono veloci, il lettore sprofonda nella storia, si lascia avvolgere e ammaliare dal fascino del proibito, del peccato, dell’amoralità.
Voto 🌕🌕🌕🌕🌕
L’autore: Patrick McGrath
Patrick McGrath nasce a Londra nel 1950. Dopo essersi laureato, trova lavoro in un istituto di salute mentale in Ontario grazie al lavoro del padre: medico.
Nel 1989 pubblica il primo libro: Grottesco (titolo originale The Grotesque). Da lì, inanella una serie di successi letterari alternati ad attività di insegnante di scrittura creativa.
Tra i libri pubblicati da Patrick McGrath:
- Spider – 1990
- Il morbo di Haggard (titolo originale Dr Haggard’s Disease) – 1993
- Martha Peake (titolo originale Martha Peake: A Novel of the Revolution) – 2000
L’ultimo romanzo attualmente pubblicato è La lampada del diavolo (Last Days in Cleaver Square, 2021).