Come cambierebbe il mondo? E come cambierebbe la mia vita? Se io scomparissi dal mondo, intendo. Il mondo non cambierebbe di una virgola e tutto andrebbe avanti allo stesso modo giorno dopo giorno?
Se i gatti scomparissero dal mondo
Se i gatti scomparissero dal mondo (titolo originale Sekai kara neko ga kieta nara) è un romanzo di Kawamura Genki. Uscito per la prima volta nel 2012, lo leggiamo nella traduzione di Anna Specchio per Einaudi (edizione 2019).
Indice
- Se i gatti scomparissero dal mondo: la trama
- Una riflessione sulla vita e sulle cose: la recensione
- L’autore: Kawamura Genki
Se i gatti scomparissero dal mondo: la trama
Siamo in un luogo non ben specificato del Giappone, con un protagonista di cui non conosciamo il nome. Sappiamo che è un postino a cui viene diagnosticato un grave tumore al cervello. Il suo destino è chiaro: non ha molto da vivere, forse un giorno, forse una settimana… chi lo sa.
Fatto sta che, immerso nei suoi pensieri, il nostro protagonista riceve una visita inaspettata dal diavolo in persona che – come nei grandi classici – gli propone un patto: un giorno in più di vita in cambio della sparizione di qualcosa dal mondo.
La proposta viene accettata. Inizia così l’ultima settimana di vita del protagonista che sarà artefice della scomparsa di molte cose dal mondo… ma non tutte.
Una riflessione sulla vita e sulle cose: la recensione
L’intero romanzo (molto breve, sono meno di 200 pagine) è una lettera scritta dal protagonista a un destinatario misterioso che verrà esplicitato solo alla fine. Il libro si divide in sette capitoli – uno per ogni giorno della settimana – e, per la sua natura epistolare, viene narrato in prima persona dal postino.
La cosa carina è che si tratta di un’ambientazione quotidiana in cui viene inserito l’elemento soprannaturale non in modo completamente fuori di testa come nel caso di Kafka sulla spiaggia bensì in un modo molto terreno, tangibile e, paradossalmente, realistico.
Per questioni di vita vissuta, l’esperienza del personaggio principale tocca le mie corde più sensibili. Questo per dire che una parte del giudizio è sicuramente influenzata da questo elemento del tutto soggettivo. Tenterò, in ogni caso, di rendermi il più obiettiva possibile.
Il libro si presta molto a un dialogo con l’Io del lettore: la persona che legge sarà più o meno toccata da quanto viene narrato a seconda del legame che ha con gli oggetti che vengono fatti sparire. Per fare l’esempio del titolo – così da evitare mega spoiler – prendiamo i gatti. Quanto può far impressione questa cosa? Tutto dipende dal nostro rapporto con queste care bestiole: se a me non piacessero i gatti, non mi farebbe né caldo, né freddo.
Se da un lato, quindi, sono riuscita a entrare in sintonia con il protagonista dalle prime pagine, dall’altro ci sono stati dei capitoli che ho letto tra l’annoiato e il “quando finisce questo giorno?!”.
Il romanzo vuole far riflettere sul valore che diamo alle cose, alle persone e ai rapporti. Ci riesce a tratti. In alcuni punti indugia troppo, in altri invece è troppo veloce (come ad esempio nel finale che chiude nel giro di 2 o 3 pagine).
Tra gli alti e bassi, questo libro scorre molto veloce. Ho molto apprezzato l’edizione Einaudi che correda la lettura con un glossario per i termini giapponesi e una guida alla traslitterazione per supportare il lettore nella pronuncia corretta di parole e nomi.
In conclusione: è un romanzo che ho letto volentieri, che probabilmente non rileggerei una seconda volta, che consiglio per una lettura un po’ sui generis.
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L’autore: Kawamura Genki
Kawamura Genki nasce a Yokohama (capoluogo della prefettura di Kanagawa, nella regione Kantō) nel 1979.
Dopo essersi laureato in Lettere alla facoltà Jochi Daigaku, avvia la propria carriera come sceneggiatore in particolare per il mondo del cinema.
Nel 2012 il suo debutto come autore con Se i gatti scomparissero dal mondo.
Il romanzo riscuote da subito un enorme successo in Giappone tanto che vende oltre 2 milioni di copie e viene tradotto in oltre 10 lingue. Da allora Kawamura Genki ha pubblicato solo un altro romanzo dal titolo Non dimenticare i fiori (2021) edito sempre da Einaudi.
Se i gatti scomparissero dal mondo è diventato un lungometraggio nel 2016. Secondo alcune indiscrezioni, pare che la Sony Pictures stia lavorando a un remake in lingua inglese ma non ci sono aggiornamenti dal 2020 (fonte).