Le acque del Perdido e del Blackwater potevano anhe innalzarsi contro gli sbarramenti di Early Haskew, ma i bambini della città, con i volti pieni di gioia, avrebbero saltato alla corda e giocato alle biglie all’asciutto, molto al di sotto del livello dell’acqua nera e vorticosa che incombeva minacciosamente dall’altro lato dei terrapieni.
La diga – Michael McDowell
La diga (titolo originale The Levee) è il secondo capitolo della saga di Blackwater scritta da Michael McDowell. Pubblicato per la prima volta nel 1983, lo leggiamo nell’edizione Neri Pozza del 2023 con la traduzione di Elena Cantoni.
- Titolo: La diga
- Autore: Michael McDowell
- Anno di pubblicazione: 2023
- Casa editrice: Neri Pozzi
- Pagine: 256
La diga – Trama
La diga riparte dalla decisione del paese di Perdido di costruire, per l’appunto, una diga per arginare le esondazioni di Perdido e Blackwater e salvare la città in caso di una nuova piena.
Alla diga si oppone strenuamente Elinor ma, nonostante il suo fervore, il cantiere prende vita e gli operai invadono la città cambiandone i ritmi e le abitudini. Parallelamente alla costruzione della diga, proseguono le vicende familiari della familia Caskey con Mary-Love intenzionata a rendere ancora più difficile la vita della neo nuora.
Tra fantasmi del passato che tornano al presente e faide familiari, riusciranno gli abitanti di Perdido a completare la monumentale diga?
Recensione di La diga (Blackwater #2) di Michael McDowell
In questo secondo capitolo di Blackwater ritroviamo i personaggi di La piena uguali identici a come li abbiamo lasciati: gli stereotipi vengono solo accentuati e le caratteristiche peculiari delle persone emergono ancora di più.
Più scorrono le pagine e più il lettore percepisce la finzione del personaggio: ho trovato Oscar, Elinor, Sister, Mary-Love e tutti gli altri delle specie di maschere della commedia.
Nonostante il mistero del primo capitolo ruoti attorno alla figura di Elinor, in questo capitolo la donna viene lasciata da parte. Non nel senso che non compare ma nel senso che non abbiamo ulteriori rivelazioni sulla sua natura. La diga, infatti, è un libro monotematico il cui titolo indica esattamente l’unico argomento che verrà toccato per le successive 256 pagine.
Come nel caso de La piena, anche qui si sente la mancanza dell’elemento horror a cui viene dedicato solo qualche piccolo stralcio qua e là. L’autore fino ad ora ha costruito le trame in funzione del capitolo successivo:
- Ne La piena abbiamo l’introduzione dell’argomento diga e della sua costruzione
- Ne La diga si affronta il progetto e si gettano le basi drammatiche per quello che sarà il terzo capitolo di Blackwater: La casa.
Ho trovato la direzione un po’ scontata nonostante qualche elemento di suspense rimanga (anche se poca roba). Resto sul mio rating 2 come per il primo capitolo e vado avanti sperando in un punto di svolta.
Voto: 🌕🌕🌑🌑🌑
Leggi la vita dell’autore nell’articolo dedicato alla recensione di La piena.
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