L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello: neuroscienza per tutti?

L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello recensione

Convinto che la visita fosse finita, si guardò intorno alla ricerca del cappello. Allungò la mano e afferrò la testa di sua moglie, cercò di sollevarla, di calzarla in capo. Aveva scambiato la moglie per un cappello!


La sacra lettura di giugno de La setta dei libri – gruppo di lettura inaugurato da Guglielmo Scilla (aka Willwoosh) e Marco Cioni – è ricaduta sul saggio neurologico L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello (qui per acquistarlo) di Oliver Sacks. Leggere in compagnia è sempre più bello perché hai modo di confrontarti con altre visioni, così mi sono tuffata a capofitto nella lettura di questo testo che da tempo era nella mia wishlist: ecco com’è andata!

Indice

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello: la quarta di copertina

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un saggio edito da Adelphi. La sua prima edizione risale al 1985, tuttavia in Italia arriva solo l’anno successivo. Si tratta di un saggio neuroscientifico che raccoglie casi assolutamente unici nel loro genere incontrati durante la carriera di Oliver Sacks, medico neurologo britannico.

I casi – tutti pubblicati singolarmente prima di essere inseriti in questo libro – sono stati suddivisi in quattro filoni a seconda della loro tematica predominante:

  1. Perdite
  2. Eccessi
  3. Trasporti
  4. Il mondo dei semplici

Ogni sezione prevede un’introduzione tra l’accademico e l’esperienziale che spiega ciò di cui si occuperà durante la trattazione del capitolo. Ogni caso clinico viene presentato con una modalità narrativa: vengono quindi raccontati l’incontro tra medico e paziente, l’individuazione della patologia, lo sviluppo di una terapia per cercare di portare il paziente verso una vita normale.

La seconda parte del caso clinico è un post scriptum non presente nelle prime edizioni del saggio: a seguito della pubblicazione, infatti, Sacks ha ricevuto lettere e commenti da moltissimi colleghi. Questo è un elemento che ha deciso di inserire a corollario del caso riportato per mostrare come questo non sia un’eccezione, ma parte della quotidianità eccezionale di chi vive e opera nelle neuroscienze.

Un saggio alla portata di tutti? L’opinione di una novizia

Questa recensione nasce dopo la live fatta dalla Setta: essendo stata per me una lettura di gruppo, ho voluto sondare il clima tra gli adepti e ascoltare tutte le campane (nere, grigie e bianche). Partiamo dal più grosso punto di critica di questo libro (che, ricordiamolo, è un saggio neuroscientifico): l’utilizzo di un linguaggio tecnico troppo complesso.

Questa lamentela, in realtà, mi è sembrata completamente fuori contesto: è come se, leggendo un saggio artistico, ci si lamentasse dell’utilizzo di espressioni come trompe l’oeil. L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è una raccolta di casi reali e pubblicati, ci dobbiamo aspettare un linguaggio adatto alla trattazione neuroscientifica che dia validità a quanto scritto all’interno della comunità. Fatta questa premessa, però, ci tengo ad aggiungere che da neofita della materia non l’ho trovata una lettura difficoltosa o particolarmente ostica; i termini vengono spiegati accuratamente tanto che, spesso, è facile indovinare il significato di una parola senza andarne necessariamente a ricercare il significato.

A questo va aggiunto che, per gli addetti al settore (in particolar modo medici e psicologi) questo non è un saggio è più un romanzo: la narrazione, infatti, è una parte dominante nei vari capitoli.

Altra critica mossa è stata: questo libro non va a parare da nessuna parte. Chiaramente, abituati alla narrativa o alla saggistica più diffusa, ci si aspetta un finale che tiri le somme. Il caso di L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un po’ diverso: ogni caso è stato pubblicato prima singolarmente e poi inserito all’interno di questo libro. Insomma, lo scopo è quello di creare una sorta di prontuario per professionisti che si trovano di fronte a casi simili e cercano nella letteratura scientifica dei precedenti per capire come procedere. Questo significa che, visto lo scopo, la conclusione non solo non è necessaria ma sarebbe anche complessa vista l’unicità dei casi presentati.

Passando ai lati positivi, quello che colpisce di questo libro è l’approccio del dottor Sacks. Stiamo parlando di un uomo di scienza che guarda oltre la malattia, cerca di trovare il nesso tra l’uomo e il suo malessere per trovare un punto di incontro che possa permettere a questa persona di vivere nella normalità (o quasi). Le persone tendono ad identificarti con quello che soffri – un cieco, un autistico… – dimenticandosi che dietro a una patologia risiede un essere con un’anima: questa catena viene spezzata da Sacks mettendoci davanti agli occhi non solo l’umanità dei pazienti ma anche la sua.

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è un libro bello che ci permette di conoscere la mente umana e le sue centinaia di complessità. Ci accompagna alla scoperta della fragilità umana, ci mostra come, anche nelle situazioni che sembrano senza via d’uscita, c’è sempre un modo per trovare un proprio equilibrio. Infine, ci ricorda che non importa chi abbiamo di fronte, non potremo mai entrare in comunione con l’altro se non ci apriamo all’ascolto.

L’autore: Oliver Sacks

Oliver Sacks è stato un medico, chimico, professore e autore londinese classe 1933. Dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia e aver fatto la spola tra Canada e Stati Uniti, si è specializzato in neurologia: è così che inizia a farsi largo nell’ambiente e avere i primi riscontri tanto da ottenere un posto di lavoro alla UCLA e all’ospedale di San Francisco.

Le sue esperienze in ambito medico spaziano dagli studi sull’LSD all’epilessia, passando per la music therapy per la quale ha ottenuto il riconoscimento Music Has Power Award dall’Institute for Music and Neurologic Function.

Oliver Sacks lascia i suoi pazienti il 30 agosto del 2015 a New York.

Cólto in Castagna: la mia copertina

In un saggio neuroscientifico come non scegliere il cervello come elemento chiave da riportare nella mia copertina? In un ambiente fuori dal tempo e dallo spazio, la nostra mente vaga tra i suoi misteri. Le sinapsi fanno capolino tra le pieghe di un cervello stilizzato, non si mostrano completamente perché non ci è ancora concesso di comprendere a fondo la complessità della realtà umana.


Frasi e citazioni da L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello

Qui ormai navighiamo in acque sconosciute, dove può accadere di dover capovolgere tutte le solite considerazioni, dove la malattia può essere benessere e la normalità malattia, dove l’eccitazione può essere schiavitù o liberazione e dove la realtà può trovarsi nell’ebrezza, non nella sobrietà. È veramente il regno di Cupido e di Dioniso.


Gli animali si ammalano, ma solo l’uomo cade radicalmente in preda alla malattia.


Una malattia non è mai semplicemente una perdita o un eccesso, che c’è sempre una reazione, da parte dell’organismo o dell’individuo colpito, volta a ristabilire, a sostituire, a compensare e a conservare la propria identità, per strani che possano essere i mezzi usati.

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Pubblicato da Giulia Castagna

Giulia, content manager e writer, lettrice dall'età dei primi dada e baba.